Baia Domizia / Cellole. Un solo colpo di fucile ad uccidere il prof Caprio, poi dato alle fiamme: fermato un anziano di 82 anni.
rinvenuta nell’abitazione dell’anziano due fucili che lo stesso aveva nascosto, unitamente ad una cartucciera con un solo colpo mancante… i carabinieri di Sessa Aurunca hanno chiuso il cerchio in meno di 24 ore
Sarebbe stato un solo colpo di fucile ad uccidere il docente di educazione fisica di Cellole, Pietro Caprio, 58enne in una scuola, l’Istituto Comprensivo “Antonio Sebastiani” della vicina Minturno, provincia di Latina. poi ridotto letteralmente in cenere poichè dato alle fiamme direttamente nella sua vettura, una Dacia, con del liquido infiammabile.
Il suo assassino Angelo Gentile, ex operaio di 82 anni ora in pensione ma nella vita lavorativa ha prestato servizio in una fabbrica di Sessa Aurunca. I due pare ci sconoscessero da oltre un ventennio ed un debito di 10mila euro la causa dei dissidi: con l’ultima rata di estinzione risalente allo scorso mese di settembre.
Attesa in queste ore si attende la convalida del fermo dell’uomo da parte del gip, giù tratto in arresto e condotto nel carcere di S. Maria C.V. Sarebbero state proprio le telecamere del Comune di Cellole ad immortalarlo mentre usciva in una zona isolata della località balneare Baia Domizia: sarebbero difatti entrate due macchine, ma ad uscirne una soltanto, quella dell’assassino appunto: di marca Fiat e modello Palio di colore grigio dell’anziano suo presunto assassino.
Ad incastrare l’anziano signore il rinvenimento di due fucili che lo stesso aveva nascosto in casa, unitamente ad una cartucciera, con un solo colpo mancante. La svolta nel tragico delitto solo nelle ultime ore: il docente è stato rinvenuto carbonizzato in aperta campagna l’altro ieri mattina, all’interno della sua vettura, di marca Dacia e modello Daster di proprietà dell’anziana madre dell’uomo.
Al lavoro i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca che hanno chiuso il cerchio in meno di 24 ore: hanno difatti fermato l’anziano 84enne, Angelo Gentile, proprio di Cellole, oggi accusato di omicidio e distruzione di cadavere e già trasferito al carcere di S. Maria C.V. Pare che tra l’anziano signore ed il professore trovato cadavere ci fossero dei dissidi di carattere economico.
L’uomo, due figli maggiorenni, definita una persona tranquilla e riservata, viveva in uno stabile di tre piani, di cui al primo piano l’anziana madre, al secondo proprio il Caprio ed al terzo la ex moglie da cui era separato. Nel periodo estivo il docente faceva il bagnino in una struttura della località balneare. I suoi familiari non ne avevano denunciato la scomparsa, nonostante non fosse rientrato a casa da alcuni giorni, proprio perchè lo stesso era solito non rientrare per diverso tempo.