BAIA E LATINA. Questione Plesso scolastico a Baia capoluogo e Comune soccombente in giudizio, cadono le prime teste: il Sindaco Di Cerbo revoca il suo vice che aveva votato contro.

Il vice sindaco Michele Palestina ed il consigliere Antonio Landolfi votarono in Consiglio comunale contro la decisione della maggioranza di optare per la struttura di Baia capoluogo in luogo di quella della frazione Latina. LEGGI il DECRETO.

Ed alla fine i genitori si sono rivolti al Tar della Campania (sede in Napoli) che ha accolto la denunciata individuazione del plesso scolastico fatta dalla amministrazione comunale a guida Giuseppe Di Cerbo nella struttura di Baia centro, ritenendo, nei fatti, la illogicità della scelta amministrativa e dando, pertanto, ragione ai genitori ricorrenti stessi (circa 20) che hanno, invece, sempre sposato la causa che il plesso scolastico della frazione Latina fosse il più idoneo.

Sul fatto che le opposizioni ma anche, e soprattutto, pezzi della maggioranza abbiamo votato contro non è stata accolta bene dal sindaco stesso che, con proprio decreto sindacale (il numero 89 del 1 agosto 2023), ha nei fatti revocato la carica di vice sindaco ed assessore proprio a Palestina (gli erano state conferite le deleghe/funzioni di Ufficiale di Stato Civile, ufficiale di Anagrafe nonché la delega per la sottoscrizione della carte di identità).

Ma la questione scuole non è l’unica che ha spinto la fascia tricolore Di Cerbo a revocargli gli incarichi: Difatti, lo stesso Palestina si era distinto dal voto della sua maggioranza anche in merito al Gruppo volontario di Protezione Civile, Comunità energetica rinnovabile e solidale C.E.R.S.), Ricognizione stato attuazione dei programmi e rispetto degli equilibri, (qui Palestina si era astenuto),

La revoca, “conferito con decreto sindacale n. 78 del 08.10.2021 nonché deleghe di funzioni – si legge nel provvedimento a firma Giuseppe Di Cerbo – di nomina della giunta, e dato atto “che il Vice sindaco e assessore, sig. Palestina Michele ha assunto un atteggiamento prima non collaborativo, tanto da dover l’Ente ricorrere a formali e notificate convocazioni di Giunta Comunale, poi, di decisa contrarietà, espressa in entrambi i consessi collegiali, a determinanti scelte amministrative e solo per una di esse argomentandone le ragioni”;

“Dato atto, inoltre, della chiara volontà del sig. Palestina Michele di non fornire alcun contributo costruttivo alla formazione della volontà collegiale come da egli stesso stigmatizzata nell’astensione dal voto nella seduta consiliare del 31 luglio u.s. che è anche astensione nel voto essendo assolutamente priva di argomentazioni per cui il Consesso Consiliare non ne ha potuto apprezzare il valore, il contributo alla formazione della volontà collegiale che, piuttosto, ha visto la corale adesione della minoranza consiliare agli argomenti…”

“… per cui si rende opportuno e necessario provvedere alla revoca dell’incarico conferito con proprio Decreto n. 78 del 08.10.2021, prot. n. 7576, avente ad oggetto la nomina della Giunta Comunale e nomina del Vice Sindaco”.

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