Caserta / Indagini caso Spaziante. L’ex Generale della Finanza chiede di patteggiare la pena di 4 anni di reclusione.
Secondo il Gip, Spaziante, per influire in senso favorevole sulle verifiche fiscali e sui procedimenti penali aperti, avrebbe ricevuto dal presidente del Consorzio Mazzacurati la promessa di 2 milioni e mezzo di euro.
Il Generale della Guardia di Finanza, ora inpensione, Emilio Spaziante, originario del Caserta, ed ancora rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti per il Mose di Venezia, ha chiesto di patteggiare la pena di 4 anni di reclusione. I suoi legali hanno chiesto di patteggiare la pena per non avviare l’iter processuale ed hanno ottenuto parere positivo dalla Procura di Venezia. L’ex Generale è accusato di aver concesso esiti favorevoli sulle verifiche fiscali e sui procedimenti penali aperti nei confronti del Consorzio Venezia Nuova. Per questo suo interessamento il militare avrebbe intascato una tangente pari a circa 500mila euro. Secondo il Gip, Spaziante, in qualità di Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, per influire in senso favorevole sulle verifiche fiscali e sui procedimenti penali aperti, avrebbe ricevuto dal presidente del Consorzio Giovanni Mazzacurati la promessa di 2 milioni e 500 mila euro. Ma avrebbe intascato solo 500 mila euro, che poi sarebbe stata divisa con gli altri indagati, Milanese e Meneguzzo.