Donne e stalking. Perseguita l’ex fidanzato nonostante il divieto, attivato dai carabinieri ad una 35enne il braccialetto elettronico.

Nonostante fosse già soggetta a un divieto di avvicinamento all’ex fidanzato e avesse l’obbligo di presentazione alla P.G., la 35enne ha continuato a perseguitare il proprio ex. Morale: servono centri di rieducazione per gli uomini che perseguitano le donne

di Armando Proietti

In un’azione decisa per garantire la sicurezza di una vittima di stalking, i carabinieri hanno attivato un braccialetto elettronico a carico di una donna di 35 anni. Nonostante fosse già soggetta a un divieto di avvicinamento all’ex fidanzato e avesse l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, la donna ha continuato a perseguitare il proprio ex. Questo episodio evidenzia l’urgenza di adottare misure di protezione sempre più efficaci per preservare le persone vulnerabili.

Il fenomeno dello stalking è una realtà complessa e purtroppo in crescita, che coinvolge comportamenti di persecuzione da parte di un individuo nei confronti di un altro. La normativa italiana prevede misure specifiche per affrontare questa piaga sociale, finanziando una serie di strumenti legali come il divieto di avvicinamento e l’arresto cautelare. Il codice penale italiano punisce tali comportamenti, riconoscendo l’intensa sofferenza psicologica e l’ansia che possono derivare da situazioni di questo tipo.

La legge permette alle vittime di denunciare e richiedere misure di protezione. In questo caso specifico, la misura del braccialetto elettronico è stata decisa dal Tribunale, riflettendo la serietà delle persecuzioni subite dalla vittima. Tali provvedimenti si rendono necessari per evitare recidive e garantire una protezione concreta per chi soffre a causa di comportamenti oppressivi da parte di ex partner o conoscenti.

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