Donne e CAV. L’azione dei CAV bocciata dalla Magistratura: quando credono di avere un’importanza che in effetti non hanno.

“i CAV si sono autoassegnati dei meriti che non hanno affatto… Curiosa l’aria di giubilo con la quale le pasionarie si autoincensavano… il Comunicato stampa congiunto della Corte d’Appello e Tribunale di Napoli

di Fabio Nestola

il mese scorso un trionfale articolo dell’agenzia Dire magnificava l’operato dei CAV, che vantavano un “modello di azione” per condizionare l’operato della Magistratura.

A quanto pare non sono dello stesso avviso i Presidenti del Tribunale e della Corte d’Appello, che diramano un comunicato stampa nel quale, tra le altre cose, scrivono: falsa e ingannevole rappresentazione di una certa permeabilità degli uffici giudiziari rispetto agli orientamenti suggeriti da parte di alcuni comitati autoproclamatisi più accreditati di altri, quasi a rivendicare una funzione correttiva sulle decisioni emesse nei procedimenti ed un atipico e privilegiato ruolo di controllo e interlocuzione esterna nell’esercizio concreto della giurisdizione, del tutto incompatibile con le norme vigenti nel nostro Stato di diritto, che tutelano l’intera collettività dal rischio di indebite pressioni e sovrapposizioni da parte di soggetti estranei alla giurisdizione”.

In sostanza, il comunicato stampa dice che i CAV si sono autoassegnati dei meriti che non hanno affatto. Curiosa l’aria di giubilo con la quale le pasionarie si autoincensavano per un’azione eversiva.

Non era vero niente, non sono state le lettere e le mail del “modello di azione” a determinare la sospensione del prelevamento; non sono io a dirlo ma i firmatari del comunicato stampa il quale in sintesi svela che i CAV credono di avere un’importanza che in effetti non hanno. La montagna ha partorito un topolino, con buona pace di chi ne pubblica i proclami.

Il POST oggetto di discussione – DIRE.it

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