Donne e false accuse. Arrestato per violenza sulla compagna, che poi le confessa: “Mi sono inventata tutto”.

In aula la donna confessa le menzogne e si autogiustifica: “Mi sono inventata tutto, ma avrei preferito di gran lunga che lui mi colpisse con un coltello”… poi interviene il Codice Rosso: basta dichiarare il falso e senza lo straccio di una prova e… (Odore di CAV???)
di Giulio Pinco Caracciolo
Denuncia il compagno per una serie infinita di violenze. Tutto inventato, il movente delle false denunce è la gelosia per un tradimento.
In aula la donna confessa le menzogne e si autogiustifica: «Mi sono inventata tutto, ma avrei preferito di gran lunga che lui mi colpisse con un coltello: meglio una coltellata di un tradimento».
Ha sofferto moltissimo per il tradimento allora deve trovare il modo di vendicarsi. C’è il Codice Rosso a portata di mano, basta dichiarare il falso e senza lo straccio di una prova l’accusato si trova un divieto di avvicinamento o anche misure più afflittive.
L’articolo elenca l’ampia rosa delle accuse: “Presa per i capelli con violenza, strangolata, testa sbattuta ripetutamente contro il tavolo, costretta a subire vessazioni di ogni tipo. E ancora minacce di morte, cacciavite e coltello puntati alla gola, schiaffi, occhiali rotti, ecchimosi e lividi su tutto il corpo. Questo il quadro spaventoso che era emerso dalle parole della donna, portando prima a un divieto di avvicinamento e poi, dopo le indagini, alla custodia cautelare in carcere in attesa di giudizio per l’ex compagno della donna”.
Non era vero niente. Believe Women

“Mi sono inventata tutto” (ilmessaggero.it)