Donne e false accuse. 46enne accusato di violenza sessuale e maltrattamenti sulla moglie, assolto: il fatto non sussiste.

I fatti a Caserta… gravi accuse, tutte smontate in giudizio: la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste

di Giovanni Maria Mascia

Accusato dalla moglie di violenza sessuale e maltrattamenti, è stato assolto R. C. 46 anni di Caserta. La sentenza è stata emessa dal gup Rosetta Stravino del tribunale di Santa Maria Capua Vetere con il rito abbreviato richiesto dal difensore, l’avvocato Nello Sgambato.

I due erano separati dal 2016, ma avevano provato a convivere. V.S., 40 anni anch’essa di Caserta, aveva denunciato una serie di episodi vessatori relativi a continue ingiurie, pesanti offese, atti tesi a denigrare la sua dignità di persona e di donna. Il 29 maggio del 2020 aveva dichiarato di essere stata presa a pugni e schiaffi alla testa. Abusi e violenze sarebbero avvenute anche alla presenza dei tre figli.

Nel mese di dicembre del 2020 l’imputato avrebbe violentato la moglie in auto dopo essere andato a prenderla sul posto di lavoro. Dopo un’ulteriore separazione, R.C. avrebbe continuato a minacciare lei e il suo nuovo compagno “se non mi sblocchi (il telefono) ti faccio fare la stessa fine di quello di via Vico”, riferendosi all’omicidio del 28 agosto in via Vico a Caserta. Il gip Silvana Salvatore, nell’ emettere un’ordinanza restrittiva che imponeva a R.C. di non avvicinarsi alla moglie e ai figli e ai luoghi da loro frequentati, aveva definito il racconto della parte lesa “lineare, congruo, dettagliato e senza contraddizioni”.

Ieri la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Tra trenta giorni il deposito della sentenza per valutare eventuale appello. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a quattro anni, ma aveva invocato l’assoluzione per la violenza sessuale.

La notizia su casertafocus.net

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