Donne e violenze. Sallusti: “Femminicidi in calo”; Cruciani: “Da uomo non mi sento colpevole”. E sul patriarcato…

io in quanto uomo non mi sento colpevole. Qui l’unico colpevole è Turetta, non è né il patriarcato, né l’educazione sessuale che non c’è, né gli uomini in quanto tali

Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin si parla della situazione in Italia e della condizione delle donne anche nel nostro Paese. Anche a questo è stata dedicata la puntata di “Quarta Repubblica” in onda il 20 novembre su Rete4. Ospite in collegamento è stato il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, che ha evidenziato un dato: “Il femminicidio è una cosa orribile ma in Italia sono in calo e in cima alla classifica drammatica ci sono Paesi del nord Europa che hanno modelli opposti al patriarcato – ha detto Alessandro Sallusti. Se tutti siamo colpevoli nessuno è colpevole”.

La discussione sulla nostra società e sui comportamenti del genere maschile nei confronti di quello femminile ha raggiunto il culmine negli ultimi giorni dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin.

A perdere la pazienza contro chi accusa tutti gli uomini di essere violenti nei confronti delle donne è Giuseppe Cruciani, che ha alzato i toni durante la puntata del 20 novembre de La Zanzara, programma radiofonico che conduce su Radio 24: “La vicenda è tragica ovviamente, ma ripetete con me ‘Io non mi sento colpevole, io non mi sento colpevole, io non mi sento colpevole, io in quanto uomo non mi sento colpevole!’. Io non mi sento colpevole di un emerito ca**o! Qui l’unico colpevole è Filippo Turetta, non è né il patriarcato, né l’educazione sessuale che non c’è, né gli uomini in quanto tali. Il colpevole è uno str**zo assassino maledetto che dovrebbe stare in galera tutta la vita. Il vero problema è che in Italia c’è una marea di gente che ha ammazzato a coltellate, a pistolettate moglie e fidanzata ed oggi sono tutti liberi. Questo è il problema!”.

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