Donne violente. Ferisce il marito con una coltellata alla schiena, il figlio chiama la Polizia: la donna viene arrestata.

Il figlio appena diciottenne spaventato dai continui scoppi d’ira della madre. Che aggrediva spesso, “sia me — ha detto — che papà”.

di Luca Monaco

Una torinese di 55 anni è stata arrestata per tentato omicidio dopo aver ferito il marito con una coltellata alla schiena. Lo sfogo del ragazzo con gli agenti.

“Aiuto polizia, mamma ci picchia” e lei accoltella il marito. È una storia di disperazione familiare quella che si è consuma in un appartamento in via Nitti, nel quartiere di Mirafiori Nord, a Torino. La madre, una donna italiana di 55 anni, è stata arrestata domenica scorsa per violenze in famiglia e tentato omicidio. La cinquantacinquenne, al culmine dell’ennesima lite con il marito, un impiegato della stessa età, lo ha pugnalato con un coltello da cucina ferendolo all’altezza della clavicola. Non era la prima volta che si consumavano delle discussioni vibranti, violente, all’interno dell’appartamento.

La donna soffre un evidente stato di disagio psichico. Se ne sono accorti anche gli  agenti delle Volanti della questura quando sono arrivati nell’appartamento su segnalazione dei vicini, allarmati dalle grida: hanno raccolto la richiesta d’aiuto del figlio diciottenne. “Mamma ci picchia in continuazione – ha ripetuto il ragazzo agli investigatori – non so più come fare”. Il marito, vittima da tempo degli scatti d’ira della moglie, per amore della donna ha scelto di rimanere in casa, di non abbandonarla. Stessa cosa il figlio, che però non sapeva più come gestire la situazione. Adesso l’arresto ha solo aggravato i problemi. 

Domenica però l’uomo ha rischiato. Quando gli agenti sono arrivati nell’appartamento hanno trovato l’uomo sdraiato in terra, ferito. È stato soccorso dal 118, trasportato in ospedale: i medici gli hanno suturato le ferite e lo hanno dimesso. La moglie invece è stata arrestata.

Lo spaccato che si è trovata di fronte la polizia è stato quello di una situazione di disagio, seppure all’interno di una famiglia della piccola borghesia torinese. Il marito impiegato. Il figlio appena diciottenne spaventato dai continui scoppi d’ira della madre. Che aggrediva spesso, “sia me — ha detto — che papà”. L’ennesima discussione legata a una piccola ristrutturazione dell’appartamento mai avviata dal marito, ha rischiato di finire in tragedia.

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