Donne violente. Paura in ospedale: donna spacca vetro dell’ambulanza e danneggia il pronto soccorso.

una “donna in stato confusionale”: quando sono intervenuti i carabinieri la 46enne era ancora intenta a danneggiare gli arredi del pronto soccorso.

Di nuovo violenze della scalmanata di turno, stavolta i carabinieri sono stati chiamati dai medici per fermare una “donna in stato confusionale”, ma l’articolo non dice se era ubriaca, drogata o altro. Spacca il vetro di un’ambulanza e distrugge gli arredi del pronto soccorso, quando arrivano i carabinieri la trovano ancora intenta nell’opera di devastazione. Arresto? Denuncia? Risarcimento dei danni causati? No: “Invitata alla calma, la donna è stata convinta a desistere dai propri intenti”.

di Mauro Cifelli

Necessario l’intervento dei carabinieri. La condanna dell’associazione Medici Dirigenti

Prima ha spaccato il vetro di una delle ambulanze in servizio poi ha riversato la sua ira contro gli arredi del pronto soccorso, danneggiandoli. Ancora violenze in ospedale, dove è stato necessario l’intervento dei carabinieri. È accaduto la notte di sabato al San Giovanni Evangelista di Tivoli.

È stato il personale medico e infermieristico in servizio al nosocomio tiburtino a richiedere l’intervento al 112 per una “donna in stato confusionale” che stava danneggiando il presidio sanitario tiburtino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Tivoli che hanno trovato la paziente, una 46enne, ancora intenta a danneggiare gli arredi del pronto soccorso. Invitata alla calma la donna è stata quindi convinta a desistere dai propri intenti. 

Accompagnata in caserma è stata identificata in una 46enne del posto e denunciata per danneggiamento. I fatti hanno trovato il commento dell’associazione Medici Dirigenti che denuncia: “La segreteria regionale Anaao Assomed del Lazio condanna con forza gli atti di violenza subiti dagli operatori sanitari ai quali esprime la propria solidarietà per quanto accaduto il giorno 29 luglio 2023 presso il Pronto Soccorso del P.O. San Giovanni Evangelista di Tivoli”.

“Questa organizzazione sindacale – sottolinea Aldo Di Blasi segretario Anaao Lazio – si vede costretta a stigmatizzare il silenzio delle istituzioni che ancora una volta non intervengono a tutela del proprio personale. Si invitano il presidente Rocca, i presidenti degli ordini professionali, i manager delle aziende sanitarie e le OO.SS. ad organizzare un tavolo di confronto per trovare soluzioni condivise finalizzate a mettere in sicurezza i luoghi di cura e gli stessi cittadini che si affidano agli ospedali pubblici per trovare risposte per le loro esigenze di salute, senza preoccuparsi di doversi difendere da gesti ignobili che stanno diventando sempre più numerosi”.

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