Donne violente. Tortura i due figli piccoli con l’acqua bollente: trovati con morsi di topo e bruciature di sigarette.

La donna, una 26enne, è stata cond@nnata a 10 anni per aver maltr@tt@t0 i due figli di 6 e 4 anni.

di Natascia Grbic

È stata condannata a dieci anni di carcere la ragazza di ventisei anni accusata di maltrattamento aggravato nei confronti dei due figli piccoli, che oggi hanno quattro e sei anni. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Assise di Roma. Il pm aveva chiesto sette anni di reclusione. I due bambini, soccorsi lo scorso anno da due poliziotti che li hanno trovati a vagare in strada, sono stati allontanati dalla famiglia di origine e giudicati adottabili dopo un lungo periodo di ricovero in ospedale.

Una serie di maltrattamenti da vero e proprio film dell’orrore. Le vittime sono due bambini di 6 e 4 anni, la madre, una donna di appena 26 anni. Secondo i magistrati i piccoli, nati da una relazione della donna con un uomo residente in Francia, sarebbero stati sottoposti a una serie di violenze davvero inaudite. In particolare i due minori sarebbero stati ustionati anche con dell’acqua bollente.

Ieri, martedì 8 ottobre, la 26enne è stata condannata a 10 anni di detenzione per maltrattamenti. 

Il ritrovamento e il racconto dei maltrattamenti 

I due bimbi erano stati ritrovati sporchi e denutriti dopo essere stati abbandonati dalla madre lo scorso gennaio. I loro corpi erano coperti da lividi, bruciature di sigaretta e strani segni che si sono rivelati essere morsi di topi. Ad accorgersi dei piccoli sono stati due agenti della polizia giudiziaria in borghese, i quali li hanno notati mentre si aggiravano da soli per strada a Roma. 

Per i medici che li hanno visitati in ospedale, i bimbi stavano rischiando la vita: il più piccolo dei due, probabilmente a causa di una malattia non curata, aveva quasi perso la vista e nonostante le cure dei dottori è rimasto gravemente ipovedente.

La mamma dei due bambini residente in un appartamento insieme al nuovo compagno, era stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti. Ed era stata iscritta sul registro degli indagati anche la madre del compagno della donna, ovvero la nonna acquisita, alla quale quel giorno erano stati affidati i piccoli. 

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