DRAGONI. Impianto Biometano, il TAR premia la società realizzatrice: i lavori andranno regolarmente avanti.

Accolta istanza cautelare al TAR Campania, premiata la società di Pendolino. La autorizzazione all’impianto non viene sospesa: la struttura si può dunque realizzare. Udienza di merito il 4 luglio 2023.

L’impianto biometano si potrà, pertanto, realizzare: nel prossimo mese di luglio 2023 si attende la sentenza definitiva dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ma intanto l’imprenditore che ha presentato il progetto, il signor Raffaele Pendolino, potrà continuare i lavori previsti dal progetto stesso. Accolta ieri l’istanza cautelare ai fini della fissazione della discussione di merito del ricorso, ricorso che era stato proposto dal Comune di Dragoni, in persona del sindaco pro tempore, e contro la Regione Campania e la Società Cannavina Biometano a R.L.S. per l’annullamento della nota della Regione Campania del 2022 di Autorizzazione Unica alla costruzione alla costruzione ed esercizio di un impianto per la produzione di Biometano.

Iniziati nel novembre scorso i lavori per la realizzazione dell’impianto produzione di biometano nel territorio comunale di Dragoni, in località “Cannavina”, dove sorgerà in un terreno esteso per circa 5 ettari (50.000 metri quadrati), precisamente al foglio 13, particella 5043. L’imprenditore privato che sta realizzando l’opera, che fino adesso ha avuto tutti i pareri richiesti sia dalla Regione Campania che dal Ministero della Difesa, è il signore Raffaele Pendolino di Dragoni.

L’impianto di biometano a Dragoni è stato oggetto di accese discussioni anche in consiglio comunale cittadino e che ha visto schierarsi per il no all’opera l’amministrazione comunale a guida della sindaca Antonella D’Aolia che aveva dichiarato: “Impianto biometano mai nel nostro comune”.

Invece i lavori per la realizzazione della struttura sono iniziati regolarmente ed, in una prima fase, hanno visto effettuare le bonifiche belliche, già programmate da tempo ed autorizzate dal Ministero della Difesa (nella Autorizzazione Unica regolarmente rilasciata dalla Regione Campania erano proprio previste queste bonifiche belliche). Realizzati ben 6.200 fori in tutta l’estensione dell’area, come detto 5 ettari di terreno, alla ricerca di eventuali ordigni bellici: una sonda calata, per ogni foro, ad una profondità fino a circa 7 metri.

La stessa sindaca D’Aloia aveva anche inviato ai vari uffici regionali, nei mesi scorsi, una accurata missiva in cui andava a chiedere chiarimenti in merito all’autorizzazione rilasciata dalla Regione Campania stessa (Decreto Dirigenziale n. 14 del 15.02.2022) per la costruzione e l’esercizio dell’impianto per la produzione di biometano (LNG) della potenza di 500 smc/h alimentato da biomassa e relative opere connesse. La risposta della Regione è stata esauriente non lasciando dubbi di sorta sulla bontà dell’iniziativa.

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