GIOIA SANNITICA. Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrata: ennesima bocciatura dei conti e voto contrario della minoranza consiliare.

Ecco la Dichiarazione di voto del Gruppo di minoranza “Gioia Futura” nel Consiglio Comunale: la nota dei consiglieri Raccio, Camputaro, Marotti, Luciano

Ecco la Dichiarazione di voto del Gruppo di minoranza GIOIA FUTURA nel Consiglio Comunale a Gioia Sannitica lo scorso 29 novembre 2024, con argomento: “Approvazione ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrata”.

I dati presentati sono stati letti ed analizzati in considerazione delle previsioni, degli accertamenti e degli incassi effettuati dall’Ente (fonte SIOPE) per quanto concerne gli anni 2023-2024-2025. La lettura omogenea di questi dati si è resa necessaria al fine di inquadrare in maniera precisa gli eventi e i fatti contabili; considerando anche che siamo alla fine dell’anno 2024. Dalla lettura dei documenti prodotti, alcuni resi disponibili oltre il termine dei cinque giorni previsti, si nota quando segue; così, in ordine sparso:

  1. Il Fondo Pluriennale vincolato al 1.1.2023 (pag. 2 Bil. Prev.), essendo un saldo finanziario, dovrebbe essere pari a 690.000 euro (come riportato anche nel documento del marzo 2024). L’importo di euro 176.030,25 della nuova Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato non si capisce da dove derivi. Si tratta di “appena” mezzo milione di euro di differenza.
  2. Il fondo cassa riportato al 1.1.2023 pari a 3.060.297,65, è errato. Esso dovrebbe essere:

cassa iniziale 1.1.2022: 1.379.356,40 + entrate 2022 (fonte Siope): 4.139.306,30 – uscite 2022 (fonte Siope): 2.458.328,45 = Fondo cassa al 1.1.2023: 3.060.334,25.

  • Si rileva un probabile ammanco nei prossimi anni che si avvicina, come soglia minima, a 1 milione di euro; in considerazione delle tendenze tra le previsioni, gli accertamenti e le riscossioni (vedi documento Min. int. del 8.10.2024). Tanto che anche l’Organo di revisione sottolinea testualmente “bisogna potenziare in maniera massiva la riscossione”.
  • Il Fondo di garanzia dei debiti commerciali è ampiamente sottostimato; a conferma di ciò, l’Ente ad oggi non ha mai dichiarato nei documenti il rispetto della tempestività dei pagamenti. Considerato il macro-aggregato stanziato nell’ipotesi di bilancio presentata, il fondo dovrebbe essere molto, ma molto, superiore a quanto viene riportato. L’importo complessivo del macro-aggregato, infatti, può essere ridotto solamente delle voci di spesa che risultano finanziate da risorse (contributi) che nell’ordinativo di incasso recano l’indicazione del vincolo di destinazione (articolo 180, comma 3, lett. d del TUEL).
  • I proventi derivanti da permessi a costruire sono palesemente sovrastimati: sono stati previsti 90.000 euro nel triennio e ne sono stati accertati 24.402 euro. Ne mancano “appena” 65.000 di euro.
  • Le entrate IRPEF sono state aumentate da 200.000 euro a 270.000 euro per ogni anno, 2023-2024-2025; in totale si tratta di circa 210.000 euro di aumento rispetto all’anno 2022 e rispetto anche all’ipotesi di bilancio di Marzo 2024 da voi stessi approvata nel CC del 15.3.2024.  

Al Ministero dell’interno, poi, avete inviato un dato “accertato” pari a 210.000 euro per l’anno 2023; ed infine, il Siope, sempre per il 2023, riporta incassi IRPEF pari a 201.179 euro.

Considerando, poi, che le entrate IRPEF, non potendo modificare l’aliquota, sono direttamente collegate, in modo proporzionale, al numero di residenti che invece, dal 2022 al 2023, sono diminuiti di circa 70 unità (fonte ISTAT al 15.9.2024), è numericamente impossibile avere un aumento cosi marcato; piuttosto, per il principio di prudenza, avreste dovuto diminuire quelle entrate e non aumentarle. L’entrata, quindi, è palesemente sovrastimata.

  • Le entrate IMU sono magicamente aumentate per l’anno 2023 a 270.000 euro (lo stesso dicasi per gli anni 2024 e 2025), rispetto ai 200.000 euro del bilancio di marzo 2024, tuttavia i permessi a costruire hanno un accertato in diminuzione e il dato Siope riporta 239.124 euro di incassato al 31.12.2023, comprende quindi anche gli anni precedenti al 2023.

Per lo stesso motivo di cui al punto precedente, anche queste entrate sono palesemente sovrastimate.

  • La nota integrativa a pagina 9 riporta 480.000 euro di entrate TARI per l’ anno 2024 e 2025, mentre dal Piano economico finanziario, approvato con delibera di Consiglio comunale del 19.7.2024, risultano entrate previste pari a 508.000 euro (anno 2024) e 520.000 euro (anno 2025). Il dato riportato è, quindi, errato.
  • La nota integrativa a pagina 11 non riporta l’accertato e il riscosso delle entrate del servizio idrico per gli anni 2019-2018-2017, per il calcolo del FCDE; solo per fare un piccolo esempio: il “Servizio Idrico” nell’anno 2019 presenta accertamenti pari a euro 315.040 e incassi in conto competenza pari a euro 15.040, questi valori, a voi disponibili, non sono stati contabilizzati; si tratta di una grave  mancanza che si riverbera sul calcolo del fondo stesso, il quale risulta, conseguentemente, falsato.
  • La voce di entrata “Fondi incentivanti il personale (art. 113 del d.lgs. 50/2016)” che si presenta per la prima volta nel 2023 nelle poste contabili dell’Ente per quanto non sia presente tra gli accertamenti degli ultimi 5 rendiconti approvati non è detto che non possa rientrare nel calcolo dell’FCDE. Tanto perché per l’anno 2023 le entrate che sono state stimate sulla predetta voce ammontano ad euro 140.000. Gli incassi effettivi che si sono registrati, invece, nell’anno 2023 sono stati soltanto di 46.252 euro. Lo stesso importo di entrata è stato poi previsto per il 2024 e il 2025, ma, ad oggi, 29 novembre 2024, l’incasso su questa voce è di soli 39.224,60 euro. Siamo, pertanto, davanti ad una voce di entrata fortemente sopravvalutata che dovrebbe essere, a garanzia degli equilibri di bilancio, accantonata per l’anno 2023 almeno di euro 93.747,96, importo quest’ultimo pari alla differenza tra la previsione di entrata e quanto riscosso su questo stanziamento nell’anno 2023. L’entrata è palesemente inattendibile.
  • I Trasferimenti di parte corrente, di cui al Titolo II delle Entrate, sono ampiamente sovrastimati. Gli incassi complessivi per trasferimenti, riportati al titolo II delle entrate sono stati, nel 2023, pari a euro 270.021. Lo stanziamento di entrata, invece, riportato in bilancio per l’anno 2023 è pari a euro 505.540.

Il dato reale, quindi, si discosta, rispetto a quello previsto, di ben 235.518 euro.

Si sottolinea, inoltre, che ad oggi gli incassi per trasferimenti correnti di cui al titolo II delle entrate sono pari ad euro 18.542. Quest’ultimo dato si riporta non solo per rimarcare la sovrastima operata nella previsione di entrata per l’anno 2023, ormai incontrovertibilmente acclarata, ma anche per sottolineare che quanto fino ad oggi incassato è molto lontano dai 305.134 euro previsti in entrata per l’anno 2024. A conforto di quanto appena detto anche l’organo di revisione, alla pagina 21 della relazione, chiede, testualmente di: “monitorare le entrate dei trasferimenti erariali effettivamente spettanti e di effettuare con la massima tempestività le variazioni di bilancio”. Ve lo traduciamo noi, se non lo avete capito: le entrate da trasferimento non sono attendibili e sono sovrastimate.

  1. L’ipotesi di bilancio che vorreste approvare, dopo la quarta bocciatura, non appare coerente nemmeno con il piano triennale delle opere pubbliche 2023/2025. Nel piano, infatti, per il primo anno (2023) sono previste opere per 18.137.125 euro mentre nel Titolo II della spesa sono stanziati importi per 14.793.224 euro, ben al di sotto di quanto riportato nel primo anno del Piano dei Lavori Pubblici. Parliamo di “appena” 3.300.000 euro di differenza. La coerenza tra i numeri è un optional.
  2. Nel Rendiconto 2024, salvo eventuali ripensamenti del legislatore, ritornerà tra gli accantonamenti il Fondo Anticipazione di Liquidità il cui ammontare, al netto delle rate già versate, dovrebbe essere poco meno di 3.000.000 di euro.  Il disavanzo da FAL che si formerà potrà essere ammortizzato in 10 anni, e dovrà essere iscritto nel bilancio di previsione a partire dall’annualità 2025. Un ulteriore problema, viste le risultanze contabili dell’ente, a partire dal 2025; ma questo, naturalmente, è proprio inutile dirvelo.
  3. Tra le spese abbiamo: 20.000 euro di acquisti di giornali (si legge molto in Comune), 24.000 euro di consulenze; e su questo, qualsivoglia analisi è superflua.

Con entrate correnti così sopravvalutate ed accantonamenti sottostimati o non corretti gli equilibri di bilancio che avete riportato sono assolutamente lontani dalla realtà fattuale; riteniamo, anzi, che l’Ente possa chiudere il Rendiconto 2023 con un elevato disavanzo. 

Si fa notare, a sostegno di quanto appena detto, che l’Ente non ha redatto un preconsuntivo 2023, dopo la stesura della nuova ipotesi di bilancio, quando avrebbe avuto tutto l’interesse a farlo, se i conti fossero stati in ordine.

Saremmo potuti andare avanti per molto nell’analisi dei documenti ma non ne vale nemmeno la pena e dunque, in considerazione di questi pochi esempi, si palesano evidenti i profili di danno erariale e falso in bilancio di cui questa maggioranza, qualora approvasse questo documento, dovrà risponderne nelle sedi competenti, come richiesto dall’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali del Ministero dell’interno che sancisce: “…espressa disciplina legislativa prevede la “segnalazione” dei fatti all’autorità giudiziaria per l’accertamento delle ipotesi di reato e l’invio degli atti alla Corte dei conti per l’accertamento delle responsabilità sui fatti di gestione che hanno causato nuovi squilibri…”

Chiediamo ai consiglieri di maggioranza se hanno capito a cosa stanno andando incontro. Con alcuni ci conosciamo, si conoscono anche le famiglie e quindi speriamo vivamente che abbiano capito quello che si accingono a votare e che quindi siano conseguenziali.

Per quanto ci riguarda, potremmo essere certamente soddisfatti del fatto che siamo stati facili profeti in quanto conoscevamo con chi avevamo a che fare, ma questo serve a poco o a nulla perché il problema non è quello che sapevamo noi, e che abbiamo detto a chiare lettere anche nella campagna elettorale ultima scorsa, il problema è che la popolazione di Gioia Sannitica ha già sofferto troppo per l’incompetenza fattuale che trasuda dagli atti di questa amministrazione a cui chiediamo di lasciare il campo.

Prendere atto dei propri limiti e delle proprie incapacità non è un qualcosa di errato, è qualcosa che ha a che fare con la dignità delle persone. Quando dai propri atti dipende la vita delle persone, in termini di buona amministrazione, si ha il dovere di farsi da parte per il bene del Popolo se non si è in grado di amministrare, come i fatti e gli atti compiuti da questa amministrazione palesano incontrovertibilmente.

Non si può continuare a vessare la popolazione in questa maniera perché non si sa amministrare ma, nello stesso tempo, non si vuole mollare la poltrona. La vita amministrativa non è fatta di post su Facebook, è fatta di competenza e capacità gestionali.

Non basta la buona volontà, ci vuole impegno e competenza e a questa maggioranza manca sia l’uno che l’altra, come i fatti stanno a dimostrare.

Infatti, la sequenza delle “performance” di questa amministrazione è sacralizzata nel documento del Ministero dell’Interno (prot. 122839 del 16.10.2024) che, nelle pagine in cui boccia i conti del Comune, inchioda tutte le manchevolezze della stessa alla pubblica opinione; si legge, testualmente, nel documento:

  1. in data 3 gennaio 2024 il Comune presenta al Min. Int. l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrata.
  2. in data 23 gennaio 2024 è stato formulato un primo supplemento istruttorio (leggi: prima bocciatura).
  3. in data 9 aprile 2024 è stato formulato un secondo supplemento istruttorio (leggi: seconda bocciatura).
  4. in data 21 maggio 2024 è stato formulato un terzo supplemento istruttorio (leggi: terza bocciatura).

E poi, in data 8 ottobre 2024, il Ministero boccia definitivamente i conti del Comune…e siamo a 4!!!

Quattro (4) bocciature in un solo anno.

Se a questa si aggiunge quella clamorosa della Corte dei Conti del 24 gennaio 2023, le bocciature diventano 5. Caso Unico in Italia.

Volevate partire da zero, “l’opportunità” l’avete chiamata; ecco, siete partiti da zero e vi hanno bocciato quattro volte i conti in un solo anno. Da applausi a scena aperta!

Questa vostra sciaguratezza amministrativa è la cifra del vostro dilettantismo; e questo ci fa capire, se la Corte dei Conti non è già stata abbastanza chiara nel 2023, anche come avete gestito quell’altra situazione che vi ha portato al dissesto la cui colpa è solo della vostra incapacità amministrativa, come state dimostrando anche adesso. I fatti parlano per voi. Ora le bugie non si possono più raccontare come fatto finora. Potete prendere in giro molti cittadini per poco, pochi per molto, ma non tutti per sempre.

I nodi sono venuti al pettine.

E intanto, mentre voi non vi dimenticate mai di incassare i vostri lauti compensi, il paese è diventato terra di nessuno, peggio dei villaggi dell’Africa sub-sahariana: strade dissestate come i vostri conti; pubblica illuminazione spenta; sporcizia ovunque; il Comune chiuso al pubblico per la maggior parte della settimana; l’edilizia cimiteriale bloccata, nonostante i cittadini abbiano pagato già le cappelle e i loculi;  i beni pubblici abbandonati a se stessi; perdita della presidenza della scuola (un solo esempio, a questo proposito: Alvignano, con gli stessi alunni di Gioia, ha conservato la presidenza, ma lì c’è un’altra amministrazione); aumento delle tariffe e delle tasse; lo scuolabus che costa più di un taxi privato;  approvazione di tariffe per i balneari e i night-club, abbiamo il mare a Gioia Sannitica e i casinò; eravamo a Montecarlo e non lo sapevamo; voi siete unici!

E ora siamo qui a discutere dell’ennesima bocciatura dei conti!

In conclusione, vi invitiamo, per il bene della popolazione, e per il vostro stesso bene, a dare le dimissioni al più presto prima che l’indignazione popolare vi travolga per questa ulteriore sventurata bocciatura che peserà solo sulle spalle dei Gioiesi che avranno un altro salasso da questo bilancio che è frutto solo della vostra chiara e cristallina incompetenza nonché incapacità di amministrare.

Per tutti questi motivi, il nostro voto è contrario.

F.to i consiglieri:

Prof. Michelangelo Raccio

Sig. Pasquale Camputaro

Sig. Carlo Marotti Sig. Luciano

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