Limatola. Scoppia un pneumatico, fratture e trauma cranico ad un dipendente di un’impresa edile: assolto il titolare.

I legali difensori dell’imprenditore sono riusciti a dimostrare che l’evento fosse stato solo il frutto di un caso fortuito, non prevedibile.

Dipendente di un’impresa edile, alla guida di un camion, subisce lo scoppio di un pneumatico: 40 giorni di prognosi per fratture in varie parti del corpo e trauma cranico. A distanza di quasi 5 anni il titolare dell’azienda, il 34enne imprenditore edile è stato assolto dal giudice perchè il fatto non sussiste: era imputato di lesioni colpose gravi e violazione delle norme sulla sicurezza. L’uomo, Domenico Vigliotti, era stato chiamato in causa dalle indagini sull’incidente del quale era rimasto vittima ben 5 anni fa, esattamente il 9 gennaio del 2013, a Puglianello, un suo dipendente. Mentre guidava un camion lungo la Fondovalle Iscleo, l’operaio aveva sentito un rumore ed aveva fermato il mezzo: era sceso per ragiungere la parte posteriore quando è stato investito dallo scoppio di uno pneumatico provocato dallo sfregamento di un masso che si era infilato tra due ruote. In quel sinistro l’uomo aveva subito fratture in diverse parti del corpo: mani, un polso ed alcune costole, oltre ad un trauma cranico, con prognosi superiore ai 40 giorni. In seguito, assistito dal suo legale, aveva citato in giudizio del titolare della ditta per la quale lavorava, ma i difensori dell’imprenditore sono riusciti a dimostrare che l’evento fosse stato solo il frutto di un caso fortuito, non prevedibile; contro il quale non sarebbe stato possibile fare alcunchè.

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