Morti sul lavoro, 100 al mese nel 2022: e nei primi 8 mesi del 2023 le denunce sui lavoratori che hanno perso la vita sono state 657.

Morti su lavoro, le vere emergenze nazionali: quelle che non hanno CAV, nè operatrici volontarie, nè assistenti sociali compiacenti, nè avvocati pagati, nè fondi per mantenerle e nè false accuse per alimentarle.

Cento morti al mese sul lavoro nel 2022, 1.208 i lavoratori in totale che trascorso anno 2022 hanno purtroppo perso la vita sul lavoro, pertanto circa 100 al mese. Nei primi 8 mesi dell’attuale 2023 le denunce sui lavoratori che hanno perso la vita sono state 657.

Un numero che rimane altissimo nonostante si registri un calo del 15,2% rispetto all’anno precedente, contrazione legata interamente al forte calo dei morti legati al Covid passati da 230 a 8 casi.

Crescono invece gli infortuni sul lavoro: quelli denunciati sono stati 703.432, in aumento del 24,6%, sul quale pesa l’impatto dei contagi da Covid sul lavoro. Non considerando la pandemia, le denunce di infortunio “tradizionale” registrano un incremento di oltre il 13% rispetto al 2021.
Sono questi i principali dati del Rapporto annuale dell’Inail. 

Nei primi 8 mesi del 2023 ben 657 denunce che riguardano morti sul lavoro

 Nei primi 8 mesi del 2023, secondo la relazione annuale dell’Inail, si registrano 383.242 denunce di infortunio, in calo del 20,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e dell’8,1% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. Le denunce con esito mortale sono 657, 20 in meno rispetto al periodo gennaio-agosto 2022, e 28 in meno rispetto al 2019.

Cento morti al mese sul lavoro nel 2022 – Economia – Ansa.it

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