Venafro / San Benedetto dei Marsi. Orsa Amarena uccisa, avviso di garanzia per l’uomo che ha sparato ma lo stesso sporge denuncia per minacce di morte.

Nel mentre continua la ricerca dei cuccioli di Amarena per metterli in salvo: sarebbero stati avvistati ma non è facile prelevarli perché sono troppo giovani per essere narcotizzati.

Il sindaco di Venafro, Ricci, anche presidente della Provincia di Isernia, ha annunciato che si costiuirà paerte civile nella vicenda. Avviso di garanzia appena notificato dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Avezzano nei confronti di Andrea Leombruni, 56enne di San Benedetto dei Marsi che avrebbe ucciso a fucilate un orso, Amarena, aminale molto conosciuto e considerato il simbolo del Parco Nazionale dell’Abruzzo-Lazio e Molise.

Ipotesi di reato è quella di uccisione di animale per crudeltà o senza necessità. procura che ha anche provveduto a nominare un esperto di balistica, tale Paride Minervini, per tracciare l’esatta traiettoria del proiettile che ha colpito a morte l’animale, rispetto alla posizione dell’indagato.

Previsto anche un esame autoptico sul corpo dell’animale, ora custodito rpesso l’Istituto zooprofilattico di Avezzano. Sarà effettuato da Rosario Fico, responsabile del Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria dell’Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana, e Stefania Salucci, responsabile della sede avezzanese dell’Izs.

Tutto questio nel mentre gli avvocati del suo assassino hanno presentato denuncia per minacce, giacchè l’uomo sarebbe stato preso di mira per la vicenda che ha suscitato grande sdegno nell’opinione pubblica: “Ti uccidiamo”, “Farai la stessa fine dell’orsa”, “Anche la tua famiglia è in pericolo”, solo alcune delle minacce dallo stesso ricevute.

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