PIANA DI MONTE VERNA. San Rocco di Montpellier: l’affresco nella chiesa di Sant’Angiolillo.

Ogni anno dal 12 al 16 Agosto si rinnova la tradizione del culto verso San Rocco. Il culto di San Rocco di Montpellier è molto popolare in Europa tanto da essere patrono di numerosi paesi e di località, come a Piana di Monte Verna. Motivo di questa speciale devozione era forse la stessa personalità di San Rocco che si dice invocasse spesso la protezione di Dio nei luoghi che visitava.

Così, in poco tempo, in tutta Europa cominciò ad essere invocato contro le malattie contagiose come peste e colera ed anche nelle campagne per le malattie del bestiame e le catastrofi naturali..

Nella chiesa di Sant’Angiolillo, a Piana di Monte Verna, c’è un affresco che raffigura San Rocco ( ricordiamo che Sempre nell’Ottocento è stato restaurato l’esterno della chiesa, è stato rifatto l’intonaco interno e la chiesa è stata dedicata a San Rocco Confessore acquistando anche una certa importanza perchè custode di una nuova statua di San Rocco). Il Prof. Sac. Giuseppe De Francesco in “La Chiesa di S.Maria a Marciano” vol.II, dice che nella Cappellina, sotto due affreschi, rappresentanti S. Rocco e S. Sebastiano si leggeva l’epigrafe “Hoc.OPUS. (F). GERONIMO. DE.MAIO. PER. SOA. DEVOCIONE. 1532”.

Questo dipinto, che si trova nell’intradosso dell’arco che divide la navata della piccola chiesa dalla parte scavata nella roccia, insieme ad un perduto San Sebastiano collocato sul lato opposto, deve essere inteso come una sorta di ex-voto un ringraziamento alla morte scampata visto che, tra il 1528 ed il 1530, la peste ritornò nelle nostre zone.

Il santo viene presentato biondo e barbuto, in abito da pellegrino, con una veste corta per non intralciare il cammino, il tabarro (il mantello a 360°) e relativo tabarrino (mantellina di dimensioni ridotte, posta sopra il lungo tabarro che da lui ha poi preso il nome (sanrocchino) che è simbolo della protezione divina nel pellegrinaggio verso l’eterno ed ha sul lato sinstro una sorta di segno distintivo che sembra essere la macchiacon la croce rossa, per indicare l’angioma a forma di croce che egli aveva sul petto dalla nascita e che costituirà l’elemento in base al quale verrà riconosciuto (da suo zio materno Bartolomeo) quando dopo il decesso sarà preparato per la sepoltura. Ha un cappello nero a larga tesa con incastonata la conchiglia, segno distintivo dei pellegrini, , un bastone con appesa una bisaccia a tracolla con quelle che sembrano due “lancette” ossia il piccolo bisturi che si iniziava ad usare all’epoca per incidere i bubboni, favorendo la fuoriuscita del pus.

La cintura ai fianchi sembra un cordone francescano; Il Santo mostra con la mano l’elemento distintivo della peste per eccellenza: una piaga sulla coscia con gocce di sangue . Nella parte inferiore, quasi totalmente abrasa, probabilmente era raffigurato il cane, che s è accucciato ai suoi piedi e reca in bocca il tozzo di pane sottratto alla mensa di Gottardo Pallastrelli, con cui avrebbe provvidenzialmente nutrito il santo durante la malattia. Piana vanta una venerazione millenaria verso San Rocco (ricordiamo anche l’affresco che rappresenta il Santo nella Chiesa di Santa Maria a Marciano), visto che, come si evince dalla data riportata dal De Francesco,il Santo francese, anche prima della definizione del culto nel 1584 (la festa liturgica ricorre il 16 di Agosto), era molto venerato dal popolo sebbene non ancora stato formalmente canonizzato.

Nella foto a sinistra l’affresco di San Rocco nella chiesa di Sant’Angiolillo a Piana di Monte Verna; a dex un quadro del cinquecento con lo stesso particolare sul tabarrino: macchia con croce rossa

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