PIEDIMONTE MATESE / CASERTA. Passano i bilanci consuntivi 2013 e 2014, ma quanta confusione: polemiche per lo stesso presidente Vincenzo Cappello, reo di aver fatto votare quando non tutti erano in sala. IL VIDEO.
Polemiche prima, durante e dopo la direzione, con il presidente Cappello che prima scioglie la seduta ma questa che continua sotto la guida del membro più anziano (Peppe Venditto, ndr) (nella foto, un mometo dei lavori di stamane).
Il Partito Democratico provinciale di Caserta ha discusso e votato nella prevista seduta di stamane la questione bilanci, quelli consuntivi 2013 e 2014, dopo i saluti e la relazione del segretario dimissionario Raffaele Vitale (al suo fianco il presidente provinciale Vincenzo Cappello, Sindaco di Piedimonte Matese) che ha confermato con toni pacati la sua decisione di dimettersi per “ristabilire la serenità necessaria e a illuminare la strada verso l’unità della federazione”. La decisione del primo cittadino di Recale sarebbe maturata nel pomeriggio di ieri quando il forte gruppo composto dall’avv. Peppe Stellato, la moglie Camilla Sgambato, parlamentare Pd, ed il presidente regionale Stefano Graziano, ha preso atto della decisione del gruppo facente riferimento a Carlo Marino di chiudere il percorso comune. Qualcuno a dire il vero, aveva provato a far rinviare la votazione sul bilancio (Gennaro Falco e Cira Napoletano). Nervosa l’europarlamentare di Teano, Pina Picierno, che ha prima preteso l’uscita dalla sala dei giornalisti, per poi precisare di essere stata fraintesa invitando le telecamere a restare accese. Polemiche insomma prima, durante e dopo la direzione, con il presidente Cappello che prima scioglie la seduta ma questa che continua sotto la guida del membro più anziano (Peppe Venditto, ndr) (al momento del voto lo stesso Venditto aveva contato 46 teste, ma alla fine della votazione erano presenti fisicamente in aula solo 25). Le polemiche hanno investito lo stesso Cappello, reo di aver fatto votare quando non tutti erano in sala in quel momento, tra una confusione generale, urla, contestazioni, accesi scontri: Silvio Sasso (è il segretario della sezione di Sessa Aurunca) legge in aula un documento in cui si chiede la revisione di una società esterna sul bilancio, oltre alla convocazione entro il 19 dicembre dell’assemblea con la verifica della platea; ancora, l’ex presidente regionale Dario Abbate ha annunciato la richiesta di provvedimenti (deferimenti alla commissione di garanzia) contro chi ha approvato il bilancio e chiuso la seduta (Cappello, ndr).