PIEDIMONTE MATESE. Consiglio generale all’Ente Montano matesino: tutti i punti all’Odg. Le dichiarazioni di Civitillo e Imperadore.

La prima volta in aula dei sindaci neo eletti di Alife, Fernando De Felice, e di Raviscanina, Vincenzo Castrillo. Civitillo: “se non si torna agli accordi iniziali Piedimonte si sfilerà“. Caporaso: “la poltrona è libera da stasera”.

In serata convocato, presso la Aula consiliare della Comunità Montana zona del Matese, pubblica assise per discutere diversi punti posti all’ordine del giorno, tra cui il Piano Triennale dei lavori pubblici 20023-2025, il Piano Biennale degli acquisti 20023-2024, DUP 2023, il bilancio preventivo 2023 e previsionale 2023 – 2025.

Solo 11 i presenti, su un totale di 17 sindaci, o loro delegati. Assenti i rappresentanti dei Comuni di Valle Agricola, Ailano, Prata Sannita, Pratella, Letino e San Gregorio Matese. La prima volta in aula dei sindaci neo eletti di Alife, Fernando De Felice, e di Raviscanina, Vincenzo Castrillo. Proprio il sindaco di Alife viene da un tour de forze: la mattina, difatti, in aula consiliare ad Alife, il primo Consiglio con la convalida degli eletti ed il giuramento della fascia tricolore.

Da sottolineare gli interventi di due sindaci presenti in sala: il primo, di carattere più squisitamente politico, quello del sindaco di Piedimonte Matese, Vittorio Civitillo; un secondo, più tecnico, ad opera del primo cittadino di San Potito Sannitico, Francesco Imperadore, già presidente fino a qualche anno fa proprio dell’Ente Montano matesino.

“Noi che rappresentiamo ben 17 Comuni dovevamo costituire, secondo gli intenti iniziali, una unica azione compatta e coesa per il rilancio del nostro territorio. Siamo costretti a vederci qui, invece, solo come azione di Consiglio ma mai con unione di intenti – puntualizza la fascia tricolore Civitillo. Dobbiamo concertare insieme l’azione amministrativa. Insomma, necessario rivedere l’iniziale accordo per rappresentare una sinergia. Auspico – ha continuato in Aula, Civitillo – che il presidente (Caporaso, ndr) convochi subito una Conferenza dei Sindaci per rivedere gli assetti, per tornare agli accordi iniziali, insomma, altrimenti Piedimonte si sfilerà. Per noi rappresenterà una grande sconfitta non vedere realizzato l’accordo iniziale”.

Lo spirito di quell’accordo – precisa ancora il sindaco di Piedimonte Matese – non era quello di portare Franco e Michele sulle poltrone (Imperadore al Consorzio Metano e Caporaso alla Comunità Montana Matese). Tradito, insomma l’accordo iniziale e, se non ci si riorganizza, “con tutte le nostre forze romperemo quell’accordo. Il Dup, ad esempio, andava portato prima in Conferenza dei Sindaci. Noi 17 dovremmo essere un tutt’uno: se l’accordo deve rimanere bisogna ripristinare quello spirito”.

Il presidente in carica, Michele Caporaso, replica che “la Conferenza non è stata fatta per questioni di tempo: la poltrona è libera da stasera”.

Quindi sul punto del bilancio preventivo 2023 che, per l’Ente, è la prima volta che non viene approvato con la immediata esecutività, da registrare, dopo la lettura in Aula dei dati da parte del Presidente del Consiglio generale, Domenico Buccio (delegato di Ciorlano), anche l’intervento in aula del sindaco di San Potito Sannitico, Francesco Imperadore: dalla lettura appaiono “recepiti dei numeri forse sbagliati: invito il segretario e gli uffici a riscontrare i numeri riportati in Delibera. Come è possibile riportare 400mila euro di trasferimenti dalla Regione per le sole entrate correnti? Oppure sentire 52milioni di Cassa?”.

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