PIEDIMONTE MATESE. In memoria dell’Avv. Ranieri Gaetani, mio coetaneo e compagno di classe piedimontese, 1966/68.

Persona benvoluta da non pochi è stato pilota di aerei e pilota automobilistico.  Cultore di storia è stato autore di pubblicazioni su Piedimonte e forse anche troppo…

di Giuseppe Pace

Il 21 marzo 2020, scrissi un articolo su questo media del Sannio Alifano: ”Piedimonte Matese. La città vista dall’avv. Ranieri Gaetani tra passato splendente e misero presente”. Mentre ero in Germania il 27 settembre c.a., a presentare il mio libro bilingue, “La Germania dopo Frau Merkel”, Amazon libri (su invito dell’Associazione Italiana guidata da Giovanni d’Amicodatri), apprendo da Camillo Contenti, la morte del coetaneo, conte Ranieri Gaetani, che mi aveva presentato il mio romanzo storico “Canale di Pace” e che l’Avv. Camillo Contenti, aveva letto come il suo collega più anziano Luigi Cimino.

Dopo il cugino materno Alfonso Merolla, muore anche Ranieri Gaetani, entrambi miei compagni di classe, dell’Itis piedimontese (allora sezione del Francesco Giordani di Caserta poi autonomo e in ricordo di Giovanni Caso, padre di Beniamino Caso di San Gregorio Matese, che armò la Legione del Matese contro i Borboni invasi dai garibaldini e dal cugino Vittorio Emanuele II nel 1860) degli anni 1966/68, con Michele Tacchetti, Marcellino Diana e Francesco Zappulo di Castello Matese, pure morto da poco.

Ricordo Ranieri come una persona gentile, sempre cordiale e che curava la storia patria con articoli e libri. Mi fece dono, cinque anni fa, di un trittico ed un libro, in particolare parlava di un suo avo, nobile di Fondi Roffredo Gaetani verso il quale nutriva più simpatia che non verso Bonifacio VIII, nonostante il papa fosse più colto, ma forse curava meno l’astuzia di Roffredo che si alleò con il re di Francia causando lo schiaffo al papa e la sua sostituzione con Clemente VII fino al Concilio di Costanza con l’elezione di Martino V che appare in una imponente statua a Costanza insieme all’imperatore Sigismondo di Lussemburgo entrambi nudi sulle braccia della cortigiana ferrarese Imperia.

Lo scisma terminò nel 1417 con il Concilio di Costanza, nel quale l’imperatore Sigismondo di Lussemburgo depose i tre pontefici di quel periodo (Gregorio XII, Benedetto XIII e Giovanni XXIII) e venne eletto papa Martino V, un cardinale romano, che fissò definitivamente la sede pontificia a Roma. L’Avv. Ranieri Gaetani dell’Aquila d’Aragona è stato membro del “Circolo dell’Unione” guidato dal cordiale Avv. Carlo Grillo, e componente del gruppo “Memorie Storiche di Piedimonte Matese”, associazione che per molti anni ha organizzato eventi di rilievo nel campo della musica classica e del recupero dei monumenti, contribuendo alla conservazione e tutela delle tradizioni di Pedimonte Matese, ex d’Alife.

Persona benvoluta da non pochi è stato pilota di aerei e pilota automobilistico.  Cultore di storia è stato autore di pubblicazioni su Piedimonte e forse anche troppo sulla storia della sua famiglia anche se la famiglia Gaetani annovera tra i propri membri i papi  Gelasio II e Bonifacio VIII. Con Ranieri scompare un altro pezzo significante dell’Ambiente storico piedimontese e dei miei ricordi adolescenziali con tanti compagni di scuola, in gran parte rimasti a vivere protetti dalla maestà naturale del Matese nativo. Ranieri era nato nel 1948 a Roma, lo scrivente a Letino, paesino più  alto  del Matese, che confina con il Molise. Entrambi abbiamo scritto memorie di Piedimonte Matese. Il libro, in generale, ha tante funzioni e una è la memoria una è la memoria che lascia e che vince l’oblio mentre la morte vince la vita.

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