PIEDIMONTE MATESE. Consorzi di Bonifica, ecco la nuova legge attesa da oltre 20 anni. L’on. Zannini: “Un traguardo storico”.

Il contributo della commissioni Ambiente (Giovanni Zannini), Agricoltura (Maurizio Patracca), Affari Istituzionali (Giuseooe Sommese), Nicola Caputo e Fulvio Bonavitacola

Ci è voluta una seduta congiunta delle commissioni Ambiente, che vede presidente l’on. Giovanni Zannini, Agricoltura, con presidente Maurizio Patracca, quindi Affari Istituzionali di Giuseooe Sommese, per imbastire un nuovo disegno nel parlamentino regionale della Campania di riordino e riforma dei Consorzi di Bonifica (sarà naturalmente interessato anche il Sannio Alifano guidato dal presidente Franco Della Rocca).

Il testo ha visto i contributi anche dell’assessorato all’agricoltura guidato dal renziano Nicola Caputo e del vice presidente e braccio destro del governatore De Luca, Fulvio Bonavitacola, un contributo tecnico necessario in quanto si è reso necessario comparare ben tre proposte di legge presentate non congiuntamente in consiglio regionale, quindi il disegno di legge approvato dalla Giunta esecutiva ed ha visto coinvolte direttamente le direzioni generali Agricoltura e Ambiente.  

“Il fulcro della nuova disciplina è senza dubbio la valorizzazione del ruolo e delle competenze dei consorzi di bonifica riconosciuti a pieno titolo quali interlocutori privilegiati della Regione Campania per le attività di difesa del suolo e di tutela della risorsa idrica – il parere dello stesso Zannini.

Il pieno riconoscimento del ruolo di protagonisti attivi della difesa ambientale va inquadrato nell’ambito di uno sviluppo di sinergie tra enti pubblici, strumentali ed economici che non è più un’opzione per poter affrontare e gestire le sfide che ci attendono sul versante della tutela del territorio, della difesa del suolo, del corretto utilizzo delle risorse idriche.

Alla previsione e alla disciplina di un modello strategico di gestione ambientale si accompagna un restyling della disciplina delle funzioni, delle attività e degli organi dei consorzi rispettoso delle prerogative dei medesimi quali enti pubblici economici dotati di piena autonomia statutaria – conclude il presidente della Commissione Ambiente.

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