Pozzilli. Protocolli e reparti del Cardarelli, Neuromed: “adesso basta falsità L’Irccs: continueremo a salvare vite ma tuteleremo la nostra immagine”.
“Il cittadino con questa organizzazione rischia la vita. Se a me capita qualche cosa , un incidente, un’emorragia cerebrale sopravvivo ad un viaggio fino a Pozzilli, ammesso che Pozzilli abbia il posto letto per ricoverarmi? Io credo di no”.
Riaccentrare i servizi e i reparti al nosocomio Cardarelli di Campobasso: la conferma della richiesta già a suo tempo avanzata dal Comitato Pro Cardarelli, che di fatto contesta il protocollo fra Asrem ed l‘Istituto Neuromed di Pozzilli, dopo la chiusura del reparto di neurochirurgia nel capoluogo regionale che ha visto la rivisitazione della disciplina del trattamento delle urgenze neurochirurgiche. “Il cittadino con questa organizzazione rischia la vita. Se a me capita qualche cosa , un incidente, un’emorragia cerebrale sopravvivo ad un viaggio fino a Pozzilli, ammesso che Pozzilli abbia il posto letto per ricoverarmi? Io credo di no”: così il neo presidente del comitato Tommaso Iocca. La pronta replica dal Neuromed: “Da diversi mesi siamo in presenza di un’azione strumentalmente posta in essere sempre dai soliti individui, al solo fine di screditare e calunniare l’immagine del Neuromed mediante la divulgazione di false notizie. Peraltro in una materia particolarmente delicata quale la vita dei cittadini. L’Istituto ha pertanto dato incarico ai propri legali di denunciare alla magistratura tali comportamenti gravi, di cui continuano a rendersi responsabili mestatori che si nascondono dietro sigle inesistenti o insignificanti. Oltre al danno la beffa!. Il protocollo d’intesa per la neurochirurgia sottoscritto dall’Asrem con Neuromed ha contribuito e contribuisce a garantire l’assistenza per tutti i pazienti non trasferibili, nel solo ed esclusivo interesse a salvare vite umane. Un servizio il cui alto valore è quotidianamente riconosciuto all’Istituto a tutti i livelli, secondo tutti gli indicatori nazionali. I neurochirurghi Neuromed da mesi, ogni giorno, garantiscono l’assistenza presso il presidio ospedaliero Cardarelli di Campobasso senza utile alcuno per l’Istituto. I nostri professionisti e il nostro Istituto continueranno come sempre a preoccuparsi di salvare la vita delle persone non lasciandosi condizionare da chi continua soltanto a procurare allarme, per finalità poco chiare. Poco chiare sono, per esempio, le ragioni per le quali avvengono spesso trasferimenti di cittadini molisani presso ospedali di altre Regioni, determinando tra l’altro una elevata mobilità passiva per il Molise”.