RAVISCANINA. Il Consiglio licenzia il bilancio ma le minoranze chiedono le dimissioni del sindaco: “ha rotto il patto con gli elettori”.
“Dimissioni avvalorate dal fatto che il sindaco, non rispettando il programma, ha rotto il patto con gli elettori, non ha mantenuto le promesse ed ha reso il programma lui redatto carta straccia”.
Consiglio Comunale con all’ordine del giorno, tra gli altri, l’approvazione del bilancio previsionale 2020/2022 dell’Ente Comune di Raviscanina. Una discussione pacata si è avuta in aula con la richiesta delle minoranze, tra le altre, di delucidazioni circa gli stanziamenti per i servizi, il personale, le attività socio-culturali, le politiche del lavoro, le politiche giovanili, il sociale, nonchè le opere pubbliche, la pianificazione del territorio, la qualità della vita ed il turismo. Il sindaco Ermanno Masiello, secondo le minoranze, avrebbe tergiversato su alcuni punti e non avrebbe affatto risposto agli inviti dei consiglieri, andando dritto al punto cardine che era l’approvazione dell’importante strumento finanziario. Ed il bilancio alla fine è stato licenziato dall’Assise ma la discussione si è ripresa, con il gruppo di minoranza che ha incalzato il primo cittadino, chiedendo addirittura le “dimissioni avvalorate dal fatto che il sindaco – ha tuonato, in particolare, il consigliere di minoranza Daniele De Balsi – non rispettando il programma, ha rotto il patto con gli elettori, non ha mantenuto le promesse ed ha reso il programma lui redatto carta straccia”. Quindi, ancora un duro scontro vi è stato in aula su un’altra questione: “sul Municipio manca da circa un anno il segretario comunale e questo fatto genera paralisi amministrativa, genera incertezze e disguidi, inoltre viene a mancare quel membro che è garante dell’anticorruzione che in qualsiasi Comune ci vorrebbe, perchè il segretario nel nostro Comune è anche responsabile dell’anticorruzione – ha concludo lo stesso De Balsi.
