Siate donne! Non è poi così difficile: assumetevi le vostre responsabilità. Voi donne siete libere e non per questo dovete essere giudicate. Questa libertà, però, non esclude la responsabilità.

chi pensa con la propria testa e non ripete come una scimmietta ammaestrata gli slogan ideologici degli altri…

Siate donne! Non è poi così difficile: assumetevi le vostre responsabilità. Voi donne siete libere e non per questo dovete essere giudicate. Questa libertà, però, non esclude la responsabilità.

Per esempio, libertà non vuol dire ubriacarsi fino a perdere il controllo o andare in coma etilico, e neanche perdere i freni inibitori “perché lo fanno tutte”. Quando questo succede, il consenso al sesso è falsato, ma lo è anche nella percezione dell’uomo che beve, come voi, perdendo anche lui i freni inibitori.

Tuttavia, nella narrazione delle serate in discoteca andate storte c’è sempre una vittima donna e un carnefice uomo. Il tuo comportamento da ubriaca vale quanto quello dell’uomo ubriaco. Si chiama “PARITÀ”, quella a cui molte di voi inneggiano senza capire che parità di diritti vuol dire anche parità di doveri. Ed essere maggiormente responsabili, verso sé stesse e gli altri, è un dovere anche vostro, non solo degli uomini; quegli stessi uomini che, quando siete ubriache fradicie, vi prendono sottobraccio e vi accompagnano a casa. È ora di smettere di pretendere di essere protette dagli uomini “in quanto donne”, salvo poi odiarli tutti, in blocco, quando pochi di loro commettono atti riprovevoli come successo a Palermo. SIATE DONNE, SIATE RESPONSABILI! Per poter dire di essere veramente libere.

“La libertà è responsabilità. Sventolare il portafogli in una stradina malfamata è una mia libertà, se me lo scippano di mano però è mia responsabilità. Certo, non dovrebbero esserci pericoli come quello di venire derubato del mio portafogli, ma il mondo è così e non cambierà, o se lo farà impiegherà molto più tempo del modificare i miei comportamenti acquisendone la responsabilità”.

“se un uomo ricco va in giro di notte in una zona malfamata ubriaco, e viene aggredito, tranquilla ché è colpa sua”.

“i giornali le TV non condannano lo stupro ma tutto il genere maschile, così come con l’ omicidio a fronte di 50-60 “femminicidi” l’ anno ( 1/3 stranieri) si creano leggi discriminanti per genere e servizi di pubblica utilità solo per il genere femminile (CAV è 1522). Il femminismo è la società sono vigliaccamente discriminanti…

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