TEANO. 50 anni fa, il 24 settembre del ’64, la tragedia de “La Precisa”. Lo scoppio della fabbrica di munizioni fece 5 morti ed una ventina di feriti.

teano la precisa

Le macerie volarono tutto intorno per un raggio di cento metri, mentre un notevole quantitativo di polvere pirica incombusta si sparse nella zona circostante. Per gli operai che erano al lavoro non vi fu scampo.

Cinque operai morti in uno scoppio a Teano, una ventina di feriti, alcuni gravi. La sciagura avvenne in una fabbrica di esplosivi. La prima vittima estratta dalle macerie fu una donna, carbonizzata, ma altre tre donne furono condotte in ospedale di Teano in grave stato: Anna Mesolella di vent’anni, Anna Donatiello di diciannove e Sabina Pilotti di ventisette.  Il disastro fu provocato dalla caduta d’una cassetta piena di detonatori. Il  capannone andò completametne distrutto, anche dall’incendio che minacciò di raggiungere il deposito di polvere da sparo. La popolazione della zona aveva creduto, dapprima, ad un’eruzione del Vesuvio. Alla fine quattro giovani operaie e un tecnico furono dilaniati da una spaventosa esplosione. I danni riportati dallo stabilimento furono di circa duecento milioni di lire. La sciagura, avvenuta poco dopo le undici, si è prodotta in uno dei due capannoni della fabbrica, lungo circa cinquanta metri e largo otto, nel quale erano al lavoro una decina di persone. Con un pauroso boato, l’intero capannone – che sorge a cinque chilometri da Teano, nei pressi dello scalo ferroviario, sulla linea Napoli-Cassino-Roma – saltò in aria. Le macerie volarono tutto intorno per un raggio di cento metri, mentre un notevole quantitativo di polvere pirica incombusta si sparse nella zona circostante. Per gli operai che erano al lavoro non vi fu scampo. Investiti in pieno dallo scoppio, alcuni di essi furono completamente dilaniati; altri estratti dalle macerie più tardi, dai vigili del fuoco, in gravi condizioni. Altre persone che si trovavano nei pressi dello stabilimento, a causa dello spostamento d’aria furono proiettate lontano rimanendo ferite

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