Torrecuso. Sabato 11 novembre la cerimonia per il conferimento del 1° Premio “Cav. Mennato Falluto”
uve atte ad esprimere le peculiarità di tre grandi vitigni autoctoni quali l’antico e nobile Aglianico, poi la Falanghina e la Coda di Volpe
C’è attesa a Torrecuso, in provincia di Benevento, per ‘Sorriso di Bacco’, la Festa del Novello giunta alla terza edizione in programma sabato 11 e domenica 12 novembre presso l’accogliente Azienda Vitivinicola ‘Cav. Mennato Falluto’, in contrada Saude.
Un’edizione dove i riflettori saranno puntati sicuramente sul Novello e sui prodotti tipici territoriali ma, la più grande attesa, è sulla prima edizione del premio ‘Cav. Mennato Falluto’ ideato da Mino e Anna Falluto, nipoti del compianto Cavaliere Falluto, fondatore della Cantina ma anche della rinomata sagra del vino di Torrecuso.
Ed i nipoti hanno deciso di istituire questo premio in memoria al Cavalier Falluto, che ha fatto tanto per la valorizzazione e la promozione dei vini di Torrecuso, proprio per il venticinquesimo anniversario dalla sua morte. La cerimonia è in programma sabato 11 novembre alle ore 18.00, all’interno della due giorni dedicata al Novello, presso la cantina Falluto.
Un cammino all’insegna della qualità produttiva di quest’azienda vitivinicola iniziata nel 1966 subito dopo l’acquisto, da parte dell’indimenticabile Mennato Falluto, del complesso rurale denominato ‘Le Saude’, ubicato nell’omonima località di Torrecuso. Mennato Falluto, infatti, espertissimo agricoltore dotato di un innato intuito imprenditoriale e di una giusta dose di fierezza sannita scelse, senza indugio, di dar corso alla realizzazione di un progetto che, partendo dalla produzione di uve di pregio e dalla selezionata vinificazione delle stesse, mettesse capo alla creazione di vino di spiccata qualità e tipicità.
Questo progetto trovava le sue basi nella consapevolezza di avere a disposizione un terreno che era il meglio che si potesse desiderare per ottenere uve atte ad esprimere le peculiarità di tre grandi vitigni autoctoni quali l’antico e nobile Aglianico, poi la Falanghina e la Coda di Volpe. La scelta di Mennato Falluto era stata lungimirante nella consapevolezza che quei tre vitigni non solo erano in grado di dare vini di eccellentissima qualità, ma che costituivano un grande patrimonio per la storia e la cultura del territorio.
Ed un’altra scelta del Cavalier Falluto fu quella di attrezzare una cantina che, nel rispetto della tradizione artigianale, consentisse una attenta cura e un adeguato affinamento del prodotto. Il progetto si dimostrò valido e nel giro di pochi anni l’azienda cominciò a riscuotere successo ed apprezzamento spronando così Mennato Falluto ad iscrivere la cantina, tra le prime, al Registro degli Imbottigliatori ed a sposare, con entusiasmo, l’iniziativa intrapresa da un gruppo di ideatori per il riconoscimento della DOC Aglianico del Taburno.
Come già detto il Cavalier Falluto, insieme ad altri di Torrecuso, inventò la Sagra del Vino – oggi chiamata Vinestate – e la sua partecipazione a questo evento era sempre costante ed ininterrotta dove offriva all’assaggio l’eccellente nettare torrecusano. Alcuni amici, oggi, ricordano la commozione con la quale Mennato Falluto accolse la notizia del grande successo conseguito dal suo Aglianico alla Fiera di Marsiglia con un incontrollato pianto di gioia. Il 2 giugno del 1987 Mennato Falluto fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. 25 anni fa, dopo la scomparsa del Cavaliere, le redini della cantina le prese in mano il figlio Antonio ed oggi a portare avanti l’eccellenza del prodotto e la promozione territoriale ci sono i nipoti Mino ed Anna Falluto, coadiuvati sempre dal papà Antonio.
Quindi la famiglia Falluto invita tutti ad essere presenti sabato alle ore 18.00 per la cerimonia del 1° Premio “Cav. Mennato Falluto” e naturalmente per partecipare anche alla due giorni enogastronomica e di promozione territoriale.