Venafro. Bombardamenti dell’ottobre 1943, i caduti civili della guerra: l’omaggio della cittadina alle vittime.

Venafro non fu risparmiata e in quelle tragiche giornate d’ottobre morirono 18 civili

La cerimonia in ricordo delle vittime civili dei bombardamenti dell’ottobre 1943, con il messaggio del sindaco di Venafro Alfredo Ricci, prima di apporre una targa ricordo nell’area antistante il piazzale della Concattedrale: “La storia, ci spiegavano i classici greci, si pone come momento di riflessione e rilettura, perché il passato non solo non venga dimenticato, ma costituisca insegnamento per il presente e direttiva per il futuro”.

Iniziativa possibile anche grazie “al ruolo speciale che da tanti anni, l’associazione Winterline Venafro svolge quale custode e propulsore della memoria storica della nostra comunità legata ai fatti della Seconda Guerra Mondiale, si è svolta la cerimonia di apposizione di una targa commemorativa in memoria delle vittime civili dell’ottobre ’43”.

L’autunno del 1943 fu disseminato da bombardamenti tattici alleati tesi a distruggere le principali vie di comunicazione e le zone in prossimità del fronte che però portarono a tante vittime civili. Particolarmente colpiti furono i paesi del centro Italia sparsi tra la linea Gustav e la linea Gotica.

Venafro non fu risparmiata e in quelle tragiche giornate d’ottobre morirono 18 civili: Lucio e Paolo Andreozzi, Giovanni Colangelo, Luigia Conte, Antonio Giannini, Maria Carmela Iannacone, Giacinta Leva, Clara, Filomena e Giacomina Natale, Fernando Ottaviano, Bambina Policella, Crescenzo Ricchiuti, Emilia Tagliaferro, Michelina Testa, Mario e Nicandro Vaccone e Giuseppina Verrecchia.

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